Cosa fare se dovessi trovare un gattino orfano?
I cuccioli senza madre hanno bisogno di molte attenzioni ed è importante conoscere i loro bisogni fisici e psicologici.
Di seguito troverai una breve guida per aiutarti in questa impresa.
Ecco di cosa parleremo:
- Bisogni fisici: cibo
- Bisogni fisici: urina,feci,calore
- Bisogni fisici/psicologici: il sonno
- Bisogni psicologici
- La base sicura
- La compagnia
- Arricchimento ambientale
- Contatto
- Autocontrolli e frustrazione
BISOGNI FISICI: IL CIBO
Se il gattino non è stato ancora svezzato bisognerà allattarlo (la frequenza varia in base all’età del cucciolo). Esistono dei preparati di latte in polvere per gattini (mi raccomando,deve essere quello per gattini).
In qualunque caso è utile consultare un medico veterinario per farsi aiutare e consigliare su dosi e frequenza di somministrazione.
Lo svezzamento può iniziare intorno alla quarta settimana di vita.
BISOGNI FISICI:URINA,FECI E CALORE
Quando sono molto piccoli i gattini vanno stimolati ad urinare e defecare attraverso un massaggio circolare della zona perineale. In natura la madre stimola la zona leccando. Tu puoi utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto di acqua calda (a simulare la lingua). Possiamo stimolare la zona dopo i pasti.
Altro aspetto importante è il calore: i gattino molto piccolo non è in grado di termoregolarsi adeguatamente,quindi sta a noi tenerlo al caldo (senza esagerare).
BISOGNI PSICO-FISICI: IL SONNO
Il sonno è fondamentale. Quando i gattini dormono non vanno svegliati,manipolati o
disturbati.
All’inizio dormiranno di più,poi mano a mano diminuirà il tempo dedicato alla nanna. Il gattino ha bisogno di una cuccia tutta sua che sia morbida e calda (come la mamma).
BISOGNI PSICOLOGICI
Per il piccolo felino la madre è una guida,una base sicura,fonte di cibo e di calore..insomma,svolge molteplici ruoli. Nel nostro piccolo dobbiamo cercare di imitare quanto più possibile mamma gatta e,ancor meglio,cercare dei gatti educatori o delle balie che ci aiutino.
L’ausilio di altri gatti spesso è la chiave vincente per riuscire a dare una buona base di autocontrolli,gestione delle emozioni ed educazione ai gattini.
LA BASE SICURA
La base sicura è quell’individuo pronto a supportare il gattinp quando è in difficoltàè,quando ha paura o non riesce in qualcosa.Certo,nella vita le difficoltà ci aiutano a migliorare,ma quando il piccolo chiede aiuto,chiama o è evidentemente spaventato è tuo compito andare in suo soccorso.
LA COMPAGNIA
Se sono presenti anche i fratellini dovranno stare tutti insieme
ARRICCHIMENTO AMBIENTALE
Il gattino deve venire in contatto sin da subito con gli oggetti,i suoni e gli odori dell’ambiente circostante. Una volta che comincerà a vedere e camminare lo si potrà accompagnare nell’esplorazione della casa,si potranno proporre dei giochi e delle piccole attività che gli permettano di imparare qualcosa (ad esempio camminare su substrati diversi,salire dei piccoli scalini ecc).Ovviamente tutte le attività dovranno essere commisurate alle capacità fisiche e intellettive del gattino.
CONTATTO
Questo aspetto è molto importante.
La manipolazione è necessaria ma va contenuta. Un eccesso di coccole potrebbe causare un’intolleranza al contatto fisico e di conseguenza, una volta adulto, delle reazioni aggressive per evitarlo.
Quando il gatto manifesta di non apprezzare il contatto fisico non bisogna mai forzarlo.
Anche il gioco di lotta andrebbe evitato perché se non ben gestito potrebbe indurre il gatto ad usarti come preda in futuro. Potresti popi essere preda di agguati ,graffi e morsi da parte del gatto.
AUTOCONTROLLI E FRUSTRAZIONE
Questo forse è uno degli aspetti più difficili da gestire. Mamma gatta insegna ai gattini ad autocontrollarsi e lo fa intervenendo nel gioco tra cuccioli,bloccando quando necessario ma anche dando al cucciolo delle alternative ad un comportamento scorretto o esagerato. Non è per niente facile imitare mamma gatta in questo. L’ideale sarebbe permettere al gattino di avere delle interazioni con dei gatti adulti tutor (gatti molto pazienti e competenti che abbiano voglia di passare un po' di tempo con il gattino e che non abbiano paura del piccolo).
COMPORTAMENTI TIPICI DI SPECIE
L’esempio più lampante è il comportamento di caccia. Per quanto ti impegnerai non potrai insegnare al gattino come potrebbe fare un altro gatto.
Quindi è essenziale cercare il più possibile di inserire un gatto tutor se si vuole fare un buon lavoro.
Ove non sia possibile non disperare,prova a contattare un professionista e fatti aiutare ad educare il tuo gattino.
Ovviamente anche quest’ultimo non potrà fare il lavoro di mamma gatta alla perfezione ma potrà aiutarti a capire quando e come intervenire,che attività proporre al gattino e ad evitare alcuni errori.
Sul nostro blog e sui social pubblichiamo spesso idee per attività con il tuo gatto e informazioni che potrebbero esserti utili, quindi seguici per non perderti i nostri consigli!
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Dott.ssa Denise Albanese
Medico Veterinario Esperto in Medicina Comportamentale
Medico Veterinario Esperto in Interventi Assistiti con gli Animali
Torino